Passaparola…sulla pagina scritta

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Paolo Mariola, National Director BNI Italia

Quando si parla di passaparola la mente pensa immediatamente a parole che, senza un supporto fisico, volano da una parte all’altra. Quando si parla di BNI, o più in generale di referral marketing, ecco che invece la mente vede sempre delle parole volare da una parte all’altra, ma stavolta in un modo completamente diverso, come se seguissero una rotta ben precisa. O come uno stormo di uccelli che sa esattamente dove andare, quale direzione prendere e quali sono gli ostacoli (o le interferenze in questo caso) che andrà ad incontrare (e come schivarli).

E in Italia di BNI e di passaparola strutturato se ne parla da tanti anni, ormai ben 15, e forse era arrivato il momento, dopo tanto parlare, di iniziare a raccontare BNI, il referral marketing e tutto quello che è successo da quando queste parole sono diventate sempre più comuni e da quando sempre più voci, e non solo la mia, hanno iniziato a parlare quella che Ivan Misner chiamerebbe la stessa lingua, ossia quelle delle referenze.

Una sorta di lessico familiare, che unisce sempre più imprenditori e professionisti nello scambio di business e di referenze grazie alle relazioni.

È stata questa consapevolezza che mi ha portato, quando Andrea Colombo poco più di un anno fa mi ha proposto di scrivere un libro sul referral marketing ad accettare di calarmi nei panni dello scrittore, attività sicuramente molto lontana da tutti le mie attività presenti e passate.

Di referral marketing infatti ho sempre sentito parlare, ne ho sempre parlato nella mia attività in BNI e come relatore a conferenze e seminari specifici sul tema.

Parlare però di referral marketing puramente ed esclusivamente all’italiana è stata un’esperienza completamente nuova e diversa, un’esperienza in cui non ho voluto essere da solo. Così come il passaparola e il referral marketing esistono solo perché sono fenomeni che riguardano persone allo stesso modo, un libro che parlava di referral marketing in Italia non poteva essere un monologo o un dialogo. Non poteva che essere un coro di persone, ognuna con la sua esperienza lavorativa, personale, di vita, di scambio con l’altro.

Per questo oltre alle voci dei miei co-autori (Andrea Colombo e Irene Alleruzzo) ho avuto il piacere di parlare di referral marketing con tante altre persone: Massimo Folador (già autore di tanti libri di successo tra cui L’organizzazione perfetta), Sergio Borra (CEO di Dale Carnegie), Laura Hurren, James Sanderson (miei co-National Director) e Charlie Lawson (National Director BNI Uk) che hanno raccontato la loro esperienza oltremanica e Mike Macedonio (Founder Asentiv) quella oltreoceano.

Ma soprattutto tante sono le state le voci di Membri BNI, Director o comunque di tante altre persone che hanno cambiato la loro vita grazie al passaparola strutturato, alla forza del gruppo e alla collaborazione quale nuovo paradigma economico.

Si dice che quando si finisce di scrivere un libro però non sempre ci si ricorda perché si è iniziato. Ebbene, quel venerdì 11 Maggio in cui ho preso per la prima volta in mano il volume finito, per presentarlo alla Conferenza Nazionale BNI Italia, la mia sensazione è stata invece totalmente diversa.

Se durante la stesura del lavoro ero concentrato sui dettagli, l’andamento del racconto, l’incastro delle testimonianze, quel pomeriggio ho pensato che io ricordavo esattamente perché lo avevo scritto.

Per condividere quella che era stata la mia esperienza con chi già aveva sentito parlare di Referral Marketing e per dare una risposta a tutti i professionisti e gli imprenditori alla ricerca di un cambiamento del modo in cui il mondo fa business.

 

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