Paolo Mariola – National Director BNI Italia
Quando si parla di lavoro, o più in generale dei cambiamenti che ognuno di noi affronta quotidianamente, una parola è spesso ricorrente: la parola opportunità.
Una parola che, detta nella frase giusta e al momento giusto, suscita in chi la ascolta una serie di inferenze, pensieri, e, perché no, anche di speranze di raggiungere un traguardo, realizzare un progetto, intraprendere una nuova strada.
Uno dei sinonimi di opportunità, infatti, è occasione favorevole, un evento, quindi, che porta con sé un cambiamento (quasi sempre) positivo.
E, se ci pensiamo bene, viviamo in un’epoca in cui molte opportunità sono a portata di mano. Abbiamo la possibilità di accedere ad un numero di informazioni altissimo in poco tempo. Possiamo raggiungere i luoghi più lontani in modo (più o meno) agevole.
Ma, soprattutto, viviamo in quella che potremmo definire l’epoca più relazionale di sempre. L’epoca in cui le relazioni non sono solo un mezzo ma uno scopo.
Quando penso a questo, mi fermo a riflettere sulle grandi opportunità che il Referral Marketing ha dato, e continuerà a dare, ai professionisti e agli imprenditori in tutto il mondo e, da 15 anni, anche in Italia.
Quando si parla di strategie di marketing quasi sempre si sente dichiarare “battere la concorrenza”, “fare meglio dei competitor” e altre frasi del genere.
Il Referral Marketing capovolge questo punto di vista trovando nella collaborazione e non nella competizione la vera opportunità di crescita partendo da un presupposto ben preciso: la risultante globale che deriva dalla collaborazione è maggiore della sommatoria dei singoli risultati che si sarebbero ottenuti individualmente.
È un approccio al mondo del business che vede l’altro non come un competitor ma come un’opportunità, una grande risorsa dal punto di vista professionale, intellettuale, umano, in grado di arricchirci e di darci la possibilità di arrivare a traguardi che da soli non saremmo in grado di raggiungere.
Ho fatto per anni l’imprenditore nell’ambito delle tecnologie informatiche e dei processi aziendali. Mi sono sempre accorto che se avessi cercato di andare avanti guardando soltanto al mio interesse o in totale solitudine oppure avessi tenuto per me ogni opportunità di business che arrivava dal mio cliente, probabilmente non potrei oggi dire di aver avuto successo nell’ambito imprenditoriale.
Uno dei fondamenti del mio successo, uno dei fattori che lo hanno permesso, è stato il fatto di riuscire sempre ad avere intorno a me persone competenti e specializzate in quei campi in cui io non ero all’altezza della situazione o che non rappresentavano la mia specifica preparazione.
Questo ha avuto due effetti positivi sulla mia attività: il primo è stato quello di poter fornire al cliente un servizio di alto livello di cui poteva essere soddisfatto, il che si trasformava, spesso, in nuove commesse o nuovi lavori. Dall’altro sicuramente fidelizzavo le società che lavoravano con me, e che apprezzavano il mio approccio alla professione e alla condivisione dei progetti in favore delle loro specifiche competenze.
Vedere oggi sempre più professionisti e imprenditori italiani che mettono in pratica questo approccio al business è sicuramente una delle cose che mi rende più orgoglioso dell’aver portato BNI in Italia.
Approcciarsi al mercato mettendo in pratica la cultura dell’abbondanza, porta sempre dei vantaggi positivi, per il cliente, per i fornitori, per il mercato e, in larga scala, per l’economia intera.
Ecco quindi che grazie al Referral Marketing e alla cultura dell’abbondanza ci si apre davanti agli occhi un nuovo mondo di opportunità. E di opportunità grandi quanto il mondo.