Podcast di Ivan Misner – Traduzione di Sabrina Dalmazzo (BNI Cardo Gobbo)
Priscilla: Buongiorno e benvenuti al Podcast Ufficiale di BNI, riportato qua dal canale “Networking for Success” di Youtube, che include Dr. Ivan Misner e molti altri esperti di networking. Io sono Priscilla Rice e vi parlo dal “Live Oak Recording Studio” di Berkeley, California. Sono collegata al telefono con il Fondatore e visionario Amministratore Delegato di BNI, Dr. Ivan Misner. Salve Ivan, come sta?
Ivan: Benissimo! Grazie. Ho un ospite oggi che non ha mai partecipato ad un Podcast, ma che conosco da molti anni. Laura è stata Executive Director e Co-National Director. Per più di 20 anni, Laura è stata impegnata in BNI, iniziando a 16 anni e restandoci sempre. È stata inoltre nel Founder Circle BNI, nel Comitato Consultivo di Franchising, che è una sorta di comitato dei soci, ma per Executive Director. Considero Laura una grande amica, una Director BNI di lunga data, oltre che originaria di Londra, e Direttrice Co-Nazionale in Italia. Benvenuta alla tua prima intervista su un Podcast BNI.
Laura: Grazie Ivan. Grazie per un così caldo benvenuto.
Ivan: È bellissimo averti qua. Non ho detto il tuo cognome: Laura Hurren. Laura ha una storia fantastica da condividere, che mi ha raccontato ad una recente Convention di BNI. Le ho chiesto se voleva condividerla in un Podcast perché è una storia bellissima, che penso possa dimostrare la differenza tra una mentalità scarsa e una mentalità ricca. Raccontaci la storia Laura, parliamone e spieghiamo perché l’abbiamo menzionata.
Laura: Ok, Grazie. L’anno scorso ho avuto il privilegio di essere presente al lancio di un capitolo in Italia, in una cittadina di circa 20.000 abitanti a sud di Torino, nel sud Piemonte. Circa 100 visitatori erano attesi al lancio, che sarebbe stato fatto in un cinema, unico luogo che poteva ospitare quel numero di persone. I membri erano incredibilmente fieri di ciò che stavano facendo, e fecero di tutto per renderlo un grande evento: allestirono il cinema per BNI, distribuendo popcorn e tazze di BNI, misero poster tutto intorno al cinema. È stato un vero evento! Ero impressionata, e tutti erano emozionati e coinvolti. Così è iniziato il lancio del capitolo, che è andato incredibilmente bene. Alla fine della parte formale, i visitatori iniziarono ad allontanarsi dall’Auditorium, e con mio grande disappunto, i membri di BNI rimasero sul palco, congratulandosi tra loro, facendo foto e festeggiando. Dopo tutto il duro lavoro sembrava si stessero perdendo uno degli ingredienti principali, l’opportunità di parlare con i visitatori e coinvolgerli. Così sono andata verso il palco, cercando di persuaderli a raggiungere i visitatori, ma mi assicurarono che andava tutto bene. Quando sono uscita all’esterno, per vedere cosa stava succedendo e cosa potessi fare, sono rimasta assolutamente meravigliata nel vedere alcuni membri del capitolo BNI di Saluzzo, distante 28km, che era stato il capitolo precedente ad essere lanciato nella region, che si prendevano cura degli ospiti del capitolo nascente, rispondendo a domande e registrandoli, organizzati con sedie e tavoli, con i visitatori seduti di fronte ai membri dell’altro capitolo: la perfetta accoglienza per gli ospiti! Non avevo mai assistito a nulla del genere e mi ho chiesto perché lo stessero facendo, e mi dissero “è così che funziona!”, l’ultimo capitolo lanciato, aiuta il prossimo capitolo che deve essere lanciato e così via. E perché? Perché così si costituisce il capitolo più velocemente e in maniera più energica, e sono così in grado di raccontare la storia di come funziona per loro. Nei miei 20 anni di lavoro in BNI non avevo mai visto una cosa del genere, è stato veramente fantastico e toccante. Si focalizzano molto sulla “comunità”, la chiamano economia collaborativa.
Ivan: Ero molto sorpreso anche io quando me lo hai raccontato. Pensavo “Davvero?! Seriamente? È un’area di campagna, non c’è molto li, e nonostante ciò, nonostante siano lontani, ci sono capitoli che collaborano fianco a fianco. Ho visto capitoli con molta scarsità mentale, che affermavano “oh no, quel capitolo aprirà nella città a fianco! noi non lo aiuteremo”. Però avere un capitolo che arriva a questo punto, a supportare un capitolo collega, che apre nella città vicino, mi ha reso molto orgoglioso. E tu sarai stata al settimo cielo ad assistere alla collaborazione tra i due gruppi.
Laura: si assolutamente. La mentalità di questo capitolo appena lanciato era volta a supportare un capitolo che stava per essere lanciato nella regione, loro sapevano che quello era il loro ruolo, essendo stati aiutati dal capitolo precedente, erano pronti ad aiutare il prossimo. Come ho detto, non ho mai visto nulla del genere.
Ivan: Posso solo immaginare la tua prima reazione: “dobbiamo andare là fuori a parlare con gli ospiti, sono fuori da soli!”. E loro che festeggiavano, si davano il cinque, io sarei rimasto paralizzato.
Laura: Infatti! Stavano festeggiando, facendo foto e si stavano congratulando tra loro. Avevano lavorato tanto per organizzare l’evento, e ciò che vedevo era che si stavano perdendo un’opportunità vitale. Non avevo idea di cosa ci fosse in programma fuori.
Ivan: Parliamo di questo concetto di economia collaborativa, un concetto che è ben recepito e capito in Italia.
Laura: Esattamente, è così che lo chiamano. Specialmente in questa regione, riconoscono la necessità di focalizzarsi sulla comunità, e capiscono davvero che lavorare insieme può aiutarli a costruire capitoli, a rafforzarsi, in modo più veloce e energico, invece che lavorando per conto proprio.
Ivan: Per me questo è un esempio di ricchezza mentale. Rendersi conto che c’è molto business là fuori, e che lavorare con il capitolo accanto, li porterà ad avere sempre più successo, il contrario di quella che è la mentalità per compartimenti, chiusa. Ma non è solo collaborazione all’interno del capitolo, ma sono capitoli che collaborano con i loro capitoli colleghi, dove i membri di un capitolo supportano membri da altri capitoli. Questo è ciò che costituisce il marchio, il business, e questo è ciò che costruisce il “riconoscimento del nome” dell’organizzazione in tutto il mondo. Se vogliamo essere riconosciuti globalmente, dobbiamo sviluppare quel tipo di riconoscimento del marchio, ed è ciò che il tuo capitolo ha fatto in Italia, e aiuterà BNI a diventare un marchio riconosciuto globalmente. Quindi congratulazioni, sono molto orgoglioso di loro e grazie per aver condiviso con noi questa esperienza. Hai nominato anche un’altra cosa, ovvero che sono stati molto attivi nel programma BNI “Business Voices”, puoi spiegarci secondo te come questo ha contribuito al loro senso di collaborazione?
Laura: Si esatto, per loro tutto riguarda la comunità, il mantenere il riconoscimento nella comunità. Penso che le due persone che gestiscono questa regione, Monica Passini e Dario Castagna, credano fermamente nella comunità, e credono fermamente che fare ciò non aiuti solo BNI, ma aiuti chiunque altro. …Sono stati in grado di sfruttare al meglio Business Voices, e si sono resi conto che solo lavorando nella comunità possono sfruttare al meglio BNI, rendendola grande nella regione.
Ivan: Sarebbe bello per il futuro realizzare dei Podcast su Business Voices, in quanto è parte della fondazione BNI. Se state ascoltando questo Podcast, e non avete familiarità con Business Voices, date un’occhiata al programma, riguarda veramente il supportare la comunità…. L’Italia è stata veramente magnifica con il programma Business Voices, e sono veramente orgoglioso di loro. Qualcos’altro da aggiungere?
Laura: Non aggiungo altro, se non che, per chiunque sia la fuori, e che voglia lanciare un capitolo, questo può essere un modo per crearlo più velocemente.
Ivan: È una grande idea. Se ci sono capitoli in lancio vicino a te, aiutali volontariamente, supportali, e loro ti supporteranno. Per favore Laura, fai le mie congratulazioni a quei capitoli, sono davvero orgoglioso di loro. E grazie per il tempo che ci ha dato oggi.